Giacomo Pala nacque a Luras il 4 novembre 1849 e fu un avvocato civilista e deputato, eletto ininterrottamente nella circoscrizione Tempio Pausania per ben 5 legislature, dal 1897 sino al 1919. L’Onorevole Pala studiò al Ginnasio di Tempio prima, e al Liceo Classico di Sassari dopo, con non pochi sacrifici economici. Dopo il conseguimento del titolo vinse una borsa di studio che gli permise di studiare e laurearsi in Giurisprudenza all’università di Torino.
Pala, già attivo alla Corte d’Appello, alla Corte dei Conti, al Consiglio di Stato e in altri apparati statali, iniziò a militare nelle file del Partito Radicale guidato da Felice Cavallotti, tra la fine dell’ ‘800 e i primi del ‘900, del quale fu caro amico, in un periodo storico per il Regno di Italia denso di avvenimenti importanti e di cambi di Alleanze che portarono alla vittoria della I Guerra Mondiale.
In Parlamento fu un grande promotore delle battaglie della nostra isola, che viveva in una condizione sonnolenta e fatta di arretratezza economica e sociale. Per le sue battaglie a favore del porto di Olbia, poi, finì per meritarsi l’appellativo di “Onorevole Terranova”. La battaglia più importante è sicuramente quella per il porto e per il piroscafo postale che la lobby romano-cagliaritana voleva spostare a Golfo Aranci. Una vertenza che si risolse con il successo di Olbia, dove nel 1919 si registrò anche una sollevazione popolare. Indimenticabili poi le lotte per i lavoratori del Sulcis e i carcerati, per i quali divenne un punto di riferimento anche a livello nazionale, e quelle condotte per migliorare le condizioni e la classificazione del porto commerciale della Maddalena. Si spense a Roma all’età di 76 anni nel 1927.
Filippo Addis nacque a Luras il 9 luglio 1884, dove frequentò fino alla terza elementare. Per portare a termine gli studi di primo grado si recava tutti i giorni, a piedi, a Calangianus. A Tempio Pausania frequentò il ginnasio e si laureò, dopo un periodo trascorso a Firenze, si laureò alla facoltà di lettere di Torino.
Uomo di cultura, critico letterario e scrittore, Addis pubblicò la sua prima opera nel 1920, dando mostra sin da subito del suo distacco narrativo rispetto ai canoni dell’epoca. Tra le sue opere più importanti: "Giagu Iscriccia" (1924), di ambientazione tipicamente lurese, "La Sughera di Campanadolzu", “Renata” e “Santina Liori”. Il 17 ottobre 1954, l’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi, lo insignì dell’importante riconoscimento di medaglia d’oro per i benemeriti della scuola e della cultura, come riconoscimento della sua prestigiosa attività di insegnante. È scomparso a Sassari nel 1974.
Avvocato, politico, oratore, scrittore e giornalista: questa una delle descrizioni più attendibili di Giorgio Bardanzellu, personalità di spicco della Gallura dei primi del ‘900. Nato a Luras il 12 agosto 1888, terzo di ben dieci figli frequenta le scuole elementari a Tempio; il ginnasio presso il collegio Guglielmo Marconi di Firenze e il liceo Dettori a Cagliari, si laurea in Giurisprudenza nel 1911 a Torino.
Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruola volontario e si distingue per il suo valore militare e umano, che gli valse la medaglia d’argento al Valor Militare nel 1916.
Dal 1934 al 1939 fu Deputato, escluso poi nel ’39 dalla lista dei Consiglieri Nazionali per dei contrasti con Storace. Nel periodo che va dal 1943 al 1945 rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò, fu processato per epurazione e furono le testimonianze di amici militanti nei diversi partiti, intellettuali, ebrei ed antifascisti di ogni estrazione, che egli aiutò in vari modi, salvandoli dal carcere, dalla deportazione ed anche dalla morte, che evitarono a Bardanzellu i rigori dei tribunali del CNL di quegli anni di Torino. Rimase sempre fedele al Re, col quale stabilì un duraturo legame anche oltre l’esilio e la fine del Regno, militando nel Partito Monarchico col quale sedette come Deputato alla Camera dal 1953 al 1963. Una dote che più di tutte lo contraddistinse nella sua carriera politica fu certamente la straordinaria oratoria, riconosciuta e apprezzata anche dai suoi oppositori. L’Onorevole Bardanzellu morì a Roma l’11 settembre 1974.
Mariano Pintus fu un giornalista e politico, deputato al Parlamento dal 1953 al 1972, per ben quattro legislature, durante le quali ha ricoperto vari incarichi fino ad essere nominato Sottosegretario al Ministero della Marina Mercantile nel primo Governo Moro e nel secondo Governo Leone.
Nato a Luras il 24 settembre 1916, si trasferì a Roma da adolescente, studente presso il Liceo Santa Maria e poi all'Università La Sapienza, dove si laureò in Giurisprudenza. Iniziò da giovanissimo la sua carriera di giornalista, addirittura prima del conseguimento della laurea.
Nella sua attività politica, si è distinto per numerosi interventi in favore della nostra isola e del suo stesso paese natìo, fu infatti cofirmatario, insieme ad Antonio Segni, della proposta di legge per la realizzazione della diga sul Fiume Liscia.
Allo stesso modo fu cofirmatario delle proposte di legge sull'istituzione della Provincia di Oristano, della zona industriale Porto Torres-Sassari e per ciò che riguarda le problematiche sociali delle proposte di legge per l'estensione dell'assistenza malattia ai coltivatori diretti e per l'estensione dell'assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, a favore delle categorie artigiane.
Muore a Roma il 21 maggio 1983, a soli 67 anni.
Una menzione speciale la meritano certamente anche il Dott. Salvatore Pala (1877-1950), ricordato con affetto anche dalla lapide apposta in suo onore nel palazzo del vecchio Municipio, medico al servizio della popolazione e delle fasce più deboli della società lurese dell’epoca; e il Dott. Paolo Depperu (1901-1976) medico di fama internazionale, docente universitario e scrittore.